martedì 29 giugno 2010

Sexandroide (1987)

Titolo Originale: La Dagyde, Les Sexandroides (Letteralmente: La Dagyde, I Sessoandroidi).

Regia: Michel Ricaud.

Cast: D.Dubois e La Compagnia del Piccolo Mescal.

Genere: Horror  

Sottogenere: Gore, Weird


Sexandroide non è un film che si sviluppa attorno ad una trama ma è un film ad episodi.
Parte Prima: Un uomo costruisce una statuetta voodoo per poter torturare a distanza una ragazza.
Parte Seconda: Una ragazza scende le scale di una catacomba per ritrovarsi di fronte ad un altare rituale. Improvvisamente giunge un uomo mostruoso che la immobilizza e comincia a torturarla. Finisce per mutilarle alcuni organi e poi si uccide. Infine entrambi ritornano dalla morte per allontanarsi insieme fuori dalla cripta.
Parte Terza: Una ragazza si avvicina imprudentemente alla bara di un vampiro il quale si sveglia e la morde. Dopo essere stata vampirizzata la ragazza comincia un ballo sensuale attorno alla bara e infine vi si corica all'interno per dormire col vampiro.

Un viaggio allucinante decisamente non adatto ad un pubblico poco avvezzo al lato più estremo del cinema.
Siamo di fronte ad un prodotto girato amatorialmente, forse anche troppo visto che la telecamera non ha movimenti di scena ma è fissa per tutta la durata del film e la cura per luci e costumi è inesistente. Difficle definirlo un film vero e proprio perchè Sexandroide sembra più un video girato tra amici senza alcun intento di voler trovare una distribuzione. Esiste solo una versione in VHS di questo cortometraggio della durata di circa un'ora, ma tra i collezionisti e i fan del weird questo titolo è una perla da vedere assolutamente.
Per capire cosa c'è di pregevole in quest'opera bisogna mettere insieme tutti i pezzi del puzzle.

Partiamo dal titolo originale: La Dagyde, Les Sexandroide.
Nel primo episodio si narra di un rituale voodoo maligno ai danni di una ragazza.
"Dagyde" è un termine francese che sta ad indicare una bambolina fatta di cera, alta all'incirca 15 cm, all'interno della quale viene posto un oggetto o qualcosa che ricordi la persona bersaglio del rituale.
Questo rituale serve ad esercitare una forza su una persona prescelta, forza che può essere maligna oppure benigna a seconda dell'intento del sacerdote che pratica il rituale.
Esso si divide in due parti: la creazione della bambolina e la consacrazione della bambolina. 
Nella fase di creazione si deve modellare la cera cercando di ricreare la silouette della persona scelta come bersaglio, poi si fa un foro nella cera e la si riempe con qualcosa che apparitene al bersalgio, meglio se con qualche fluido corporeo o capello ma va bene anche un oggetto o una foto.
Nella fase di consacrazione si pone la bambola in un pentagramma e si recitano alcuni versi in latino per attivare l'energia in essa racchiusa.
Di seguito potete vedere la foto di un altare per un rituale, che utilizza la Dagyde posta nel pentagramma.


Ritornado al film, il termine Sexandroide mi è invece di difficile interpretazione. In ogni caso l'intento di Ricuad e della compagnia teatrale chiamata Piccolo Mescal è ben chiaro e di fronte agli occhi di tutti: ricreare l'atmosfera del teatro Grand Guignol.

Per chi non lo sapesse sveliamo cos'è:

"Grand Guignol è il nome di un teatro parigino che, dalla sua apertura nel 1897 fino alla chiusura avvenuta nel 1963, si specializzò in spettacoli decisamente macabri e violenti.
Il nome deriva da Guignol, ovvero una marionetta ideata dal burattinaio Laurent Mourguet, raffigurante un operaio dell'industria serica di Lione, noto per la sua irriverenza e tenacia con la quale difendeva i propri diritti scornando inevitabilmente i "potenti".
Il teatro poteva ospitare al massimo 300 persone, ciò nonostante gli spettacoli ebbero largo successo, tanto da registrare ogni sera il tutto esaurito e da rendere celebre questo genere orrorifico in tutto il mondo.
L'aggettivo granguignolesco è divenuto nel tempo sinonimo di macabro o cruento, anche al di fuori della terminologia dello spettacolo.
Gli spettacoli si servivano spesso di effetti speciali più o meno rudimentali ed erano incentrati soprattutto sulla potenza visiva delle immagini orrorifiche, sulla sofferenza degli innocenti, sugli infanticidi, sull'insanità e la vendetta.
Spesso contenevano riferimenti all'occultismo e al paranormale e occasionalmente venivano rappresentate anche scene di sesso e di perversione sessuale."
(fonte: http://it.wikipedia.org)

Ecco che i pezzi sono messi insieme ed i più agguerriti fan di film horror di serie Z incominceranno a sentire quel brivido che si prova ogni volta che ci si accinge a vedere un film "veramente underground"!
Nonostante gli effetti speciali siano ad un livello puramente teatrale il sangue che scorre è tanto e molte scene possono risultare nauseanti ad occhi non abituati a pellicole ultra violente. Si praticano fori con dei grossi spilli nella pelle delle ragazze con un effetto veramente impressionante, ma a ben guardare si vede che sono fori di piercing già presenti e non fatti sul momento.
La catacomba (o la cantina?) scelta come location è veramente allucinante, degna di un film di Ed Wood!
Per non parlare del trucco dell'uomo mostro che sconfina nel grottesco più sfrenato!
Nella terza parte del film non vediamo sangue, ma abbiamo l'onore di assistere ad un balletto in stile "ghoul strisciante" sulle note della canzone "I Might've Been Queen" di Tina Turner!
Aggiungiamo una massiccia dose di sexploitation, con le attrici praticamente sempre nude per tutta la durata del film.
Cosa dire di più riguardo a questo piccolo gioiello weird?
Sexandroide NON E' ASSOLUTAMENTE una pellicola per lo spettatore medio abituato ai film hollywoodiani, è invece un must per chi mastica giornalmente horror e cinema underground.

Curiosità:

- Alcune rappresentazioni di Grand Guignol sono attualmente prodotte dal teatro Thrillpeddlers a San Francisco, California.

- La scena del ballo della vampira è stata realizzata in maniera così poco sincronizzata che l'attrice continua a ballare nonostante si senta finire la canzone "I Might've Been Queen" del CD "Private Dancer" di Tina Turner e di seguito partire la canzone successiva.

VOTO:   1/10 (Se lo si considera inserito nel circuito del cinema classico).
VOTO: 10/10 (Se lo si considera inserito nel circuito della ristretta nicchia di film weird).